USAMi richiama l’attenzione sul bisogno urgente di un supporto psicologico efficace, ricordando che la salute è un bene fondamentale che il Datore di Lavoro ha il dovere di proteggere.
In un contesto operativo sempre più dinamico e impegnativo, la tutela del benessere psicologico del personale dell’Aeronautica Militare è ormai un bisogno, oltre che per il personale, strategico per l’operatività della Forza Armata. Ogni giorno i militari si trovano a gestire situazioni ad alta intensità emotiva, spesso caratterizzate da responsabilità gravose, turni prolungati, emergenze impreviste, continua lontananza dai propri affetti e per ultimo ma non certamente ultimo in termini di importanza: paghe basse. Tali condizioni, protratte nel tempo, possono certamente minare l’equilibrio psicologico, con effetti sulla salute globale del personale.
Riteniamo imprescindibile l’adozione di un sistema di supporto psicologico accessibile, strutturato e continuativo, in grado di rispondere con efficacia alle esigenze di chi opera in ambito militare. Salute e Sicurezza sul lavoro sono una priorità troppe volte messa in ultimo piano. Nello specifico, ad oggi, pur essendo presenti alcuni servizi psicologici all’interno della Forza Armata, evidenziamo come questi risultino spesso insufficienti sia per la copertura capillare del territorio che per la tempestività degli interventi.
Non bastasse il perdurante stigma culturale verso il “chiedere aiuto” che già di per sé ostacola l’accesso spontaneo ai percorsi di supporto, considerando la quasi totale assenza della Valutazione dello Stress Lavoro Correlato, in Aeronautica Militare fa sì che il sistema che dovrebbe tutelare il personale in difficoltà psicologica, si traduce, giocoforza, in un sistema sanzionatorio, proprio perché agisce sugli effetti anziché sulla prevenzione ovvero le cause.
Per rispondere a questa criticità, USAMI chiede che l’Amministrazione avvalendosi anche di collaborazione con enti civili e specialisti esterni:
1. svolga con regolarità la Valutazione dello Stress Lavoro Correlato;
2. inserisca la presenza di psicologi nei reparti, per offrire ascolto riservato e qualificato al fine di intercettare precocemente i segnali di disagio;
3. investa sulla formazione sia per il personale che per i comandanti, finalizzata a diffondere una cultura del benessere psicologico e fornire strumenti per riconoscere e gestire situazioni di disagio.
4. crei canali di supporto accessibili che reagiscano tempestivamente, anche tramite strumenti digitali, a solo titolo di esempio: in caso di eventi traumatici, missioni estere o crisi personali ecc...
Il benessere e l’equilibrio psicologico non sono un “privilegio”, bensì un fondamento della sicurezza e come tale devono essere approcciati. Le varie visite conoscitive svolte finora nei reparti da USAMi Aeronautica, purtroppo per il personale, hanno fatto emergere una realtà ben diversa da come la si vuol dipingere, è ora di cambiare strada, ne va del bene del personale.
Ufficio Stampa USAMi Aeronautica
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