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Disservizi NoiPA in AM: basta, il personale non ne può più!

Scritto da USAMI Stampa il . Pubblicato in Notizie.
Disservizi NoiPA in AM: basta, il personale non ne può più!

Centralizzazione inefficiente, ritardi nei pagamenti e un sistema distante dalle esigenze reali: USAMi chiede il ritorno a una gestione amministrativa più vicina ai Reparti, come prima del 2016.

Negli ultimi anni, il personale dell’Aeronautica Militare ha vissuto sulla propria pelle le conseguenze di un sistema amministrativo, NoiPA, che invece di semplificare la vita del personale in divisa, ha introdotto una lunga serie di inefficienze, ritardi e disservizi. NoiPA, la piattaforma centralizzata del MEF, nata nel 2012 ma attiva dal 2016, è stata istituita con l’intento di uniformare la gestione stipendiale e amministrativa di tutto il personale della Pubblica Amministrazione. Tuttavia, questa centralizzazione ha progressivamente allontanato la nuova gestione dai bisogni reali e quotidiani del personale militare, riducendo drasticamente il margine d’intervento e controllo delle singole Forze Armate.

Disservizi sempre più frequenti

Le segnalazioni ricevute da USAMI parlano chiaro: numerosi militari lamentano ritardi nei pagamenti di straordinari e indennità operative, oltre a errori nei cedolini con conguagli inspiegabili o decurtazioni improvvise. A tutto ciò si aggiunge l’estrema difficoltà nel comunicare con NoiPA, che risponde spesso in modo generico e tardivo. Di fronte a questi disservizi, il personale si ritrova privo di strumenti concreti per ottenere soluzioni: le pratiche restano ferme per mesi e i reparti hanno perso ogni margine di intervento. Non si tratta di tecnicismi: stipendi e indennità sono fondamentali per garantire dignità, stabilità e serenità familiare. Ritardi o anomalie generano frustrazione e disagio, acuendo il senso di abbandono. È inaccettabile che, mentre i militari svolgono il proprio servizio con efficienza e lealtà, l’Amministrazione non riesca a garantire regolarità e chiarezza nel trattamento economico.

Serve un cambio di rotta: tornare alla gestione pre-2016?

Alla luce delle criticità emerse, USAMI chiede una riflessione seria sulla possibilità di tornare a un modello di gestione amministrativa più vicino ai reparti, come avveniva prima del 2016. In quel sistema, il personale amministrativo era formato, presente nei reparti e direttamente responsabile verso il personale militare. Le pratiche venivano gestite con maggiore rapidità, personalizzazione e controllo, e gli errori erano spesso risolti prima ancora di riflettersi nei cedolini. Non si tratta di nostalgia, ma di pragmatismo: la centralizzazione ha generato un sistema impersonale e inefficace, inadatto alla realtà militare. È importante ricordare che nel giugno 2023, USAMi ha inviato una comunicazione al Ministro della Difesa, al MEF e ai vertici militari, denunciando gravi disallineamenti nei dati contributivi e matricolari. Tali errori compromettevano le posizioni assicurative e causavano ritardi nelle pratiche pensionistiche. USAMi segnalava inoltre le difficoltà strutturali del sistema NoiPA nel correggere e integrare dati errati, aggravando un quadro già complesso e penalizzante per il personale.

Un modello alternativo: il caso virtuoso del CNA dei Carabinieri

Un esempio concreto di gestione amministrativa efficiente è rappresentato dal Centro Nazionale Amministrativo (CNA) dell’Arma dei Carabinieri. Nato nel 2001, il CNA si è evoluto in un sistema informativo avanzato, divenendo un polo di efficienza nella gestione del personale. Proprio per preservare questa eccellenza, l’Arma, già prima del 2016, scelse di non aderire completamente a NoiPA, per evitare la chiusura del centro. L’allora Comandante Generale, Tullio Del Sette, stipulò una convenzione con NoiPA che permise al CNA di continuare a operare. Inoltre, l’Arma offrì i servizi del centro anche ad altre Forze Armate e di Polizia, ma l’iniziativa fu respinta, forse per una sottovalutazione del potenziale del CNA. Oggi, quel modello risulta quanto mai attuale e potrebbe rappresentare un riferimento utile anche per altre realtà militari.

La posizione di USAMi Aeronautica

“Riteniamo fondamentale l’apertura di un tavolo tecnico con il Ministero della Difesa, il MEF e i vertici militari, per affrontare seriamente le criticità della gestione amministrativa del personale militare” commenta il Segretario Generale il Dott. Enzo TREVISIOL, “Tra le soluzioni urgenti, si propone un ritorno parziale o completo alla gestione autonoma delle Forze Armate, come avveniva prima del 2016, quando i servizi amministrativi interni garantivano maggiore efficienza e attenzione. In alternativa, si suggerisce l’istituzione di sportelli NoiPA presso le principali basi AM, con personale formato e dedicato. È essenziale ripristinare un sistema di trasparenza e tracciabilità delle pratiche. La tutela della dignità professionale passa dal rispetto dei diritti economici: i militari non chiedono privilegi, ma certezza, puntualità e correttezza nel trattamento amministrativo. Ribadiamo che il coinvolgimento del Sindacato militare è fondamentale per iniziare un vero percorso di tutela del personale. USAMi Aeronautica come interlocutore, è pronta a fornire il proprio contributo a garanzia della tutela dei diritti dei militari in azzurro”.

Conclusione

È tempo di dire basta ai compromessi al ribasso. Chi serve lo Stato con dedizione e senso del dovere merita un sistema amministrativo efficiente, puntuale e affidabile, all’altezza della professionalità dimostrata ogni giorno, spesso in contesti difficili e lontano dai riflettori. Errori tecnici, burocrazia rigida e assenza di interlocutori concreti compromettono la fiducia tra militari e istituzioni. L’amministrazione del personale non è un dettaglio: è parte essenziale del benessere individuale e della funzionalità dell’intera organizzazione.

Per questo, USAMI continuerà a farsi portavoce di chi non può più tollerare silenzi e disservizi, chiedendo un cambiamento strutturale e duraturo. È necessario tornare a un modello più umano, responsabile e vicino ai reparti. Solo così si potrà restituire dignità e serenità a chi difende ogni giorno i valori fondamentali del Paese.

Proteggiamo i diritti di chi difende la Patria

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