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Conguaglio e Cuneo Fiscale, arrivano gli avvisi: come scegliere

Scritto da USAMI Stampa il . Pubblicato in Notizie.
Conguaglio e Cuneo Fiscale, arrivano gli avvisi: come scegliere

Ultimamente circolano post e articoli relativi al trattamento integrativo introdotto dalla legge 21/2020 e alla possibilità di rinunciarvi tramite l’applicazione NOIPA.

Facciamo un po’ di chiarezza.

Trattamento Integrativo L. 21/2020: Cos'è, Come Funziona su NOIPA e Novità Fiscali 2025

Il trattamento integrativo introdotto con la Legge n. 21/2020, spesso noto come “bonus Irpef” o “ex bonus Renzi”, rappresenta una misura di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi. Tale misura interessa anche il personale militare, e viene erogata mensilmente tramite il cedolino NOIPA.

Cosa Prevede il Trattamento Integrativo

Il trattamento integrativo, pari a 100 euro mensili (per un totale di 1.200 euro annui), spetta ai lavoratori con un reddito complessivo annuo fino a 15.000 euro. È riconosciuto anche a chi percepisce un reddito compreso tra 15.001 e 28.000 euro, a condizione che l'imposta lorda sia superiore alle detrazioni da lavoro dipendente. Il beneficio viene automaticamente erogato in busta paga, senza bisogno di specifica richiesta, salvo nei casi in cui si opti volontariamente per la rinuncia.

Come Viene Erogato nel Cedolino Militare tramite NOIPA

Per il personale militare, l'importo del trattamento integrativo è visibile nel cedolino mensile NOIPA, generalmente alla voce “Trattamento Integrativo L. 21/2020”. È importante ricordare che l’erogazione è anticipata sulla base del reddito presunto: pertanto, la somma effettivamente spettante può variare al termine dell’anno fiscale, in base al reddito complessivo effettivamente percepito.

Conguaglio nel Cedolino di febbraio o nel Modello 730

A partire dal cedolino di febbraio dell’anno successivo, il sistema NOIPA effettua un conguaglio fiscale, calcolando l’importo realmente spettante del trattamento integrativo sulla base del reddito effettivamente percepito l’anno precedente. Questo può portare a:

1. un credito (in caso di importo inferiore percepito rispetto a quanto spettante),

2. un debito (in caso di importo superiore percepito),

3. o nessuna variazione (se l’importo anticipato corrisponde esattamente a quello spettante).

In alternativa, il ricalcolo e l’eventuale rimborso o restituzione possono essere gestiti anche attraverso la dichiarazione dei redditi (Modello 730).

Come capire qual è il reddito effettivo percepito?

Il reddito complessivo è riportato nel quadro 1 – punto 1 della CU (di solito indicato come "redditi da lavoro dipendente e assimilati").

Taglio del Cuneo Fiscale: Interferenze con il Trattamento Integrativo

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un nuovo taglio del cuneo fiscale, rivolto ai lavoratori con redditi medio-bassi, con l’obiettivo di aumentare il netto in busta paga riducendo l’IRPEF. Tuttavia, questa misura interagisce direttamente con il trattamento integrativo L. 21/2020, generando effetti non sempre vantaggiosi per i dipendenti pubblici, inclusi i militari.

Infatti, poiché entrambe le misure incidono sullo stesso meccanismo di calcolo dell’imposta lorda e delle detrazioni, il taglio del cuneo fiscale può ridurre l’imposta lorda al punto da rendere parzialmente o totalmente non spettante il trattamento integrativo. Il risultato? Un apparente vantaggio mensile che può trasformarsi in una sorpresa negativa al momento del conguaglio fiscale, con il rischio di dover restituire interamente quanto ricevuto in eccesso.

Come Evitare Problemi: Rinuncia Volontaria Tramite NOIPA

Per ovviare a questa situazione, il personale militare ha ora la possibilità di rinunciare volontariamente al taglio del cuneo fiscale direttamente dalla piattaforma NOIPA. In questo modo, si può preservare l’erogazione piena del trattamento integrativo e limitare il rischio di conguagli negativi a fine anno.

Consiglio operativo

Valutare con attenzione se convenga rinunciare al taglio del cuneo fiscale tramite NOIPA, soprattutto per chi rientra nella fascia di reddito tra i 15.000 e i 28.000 euro, dove è maggiore il rischio di perdere il trattamento integrativo o subirne il recupero a posteriori.

La Posizione di USAMI Aeronautica Militare

L’introduzione di norme fiscali poco chiare e potenzialmente penalizzanti per il personale militare rafforza la posizione assunta da USAMI-Aeronautica, che ha scelto di non firmare l’ultimo contratto del comparto Difesa.

Una scelta forte e motivata, che trova piena giustificazione nella mancanza di reali tutele economiche, nella complessità delle misure fiscali e nella crescente instabilità delle retribuzioni nette per il personale in divisa.

In un quadro normativo sempre più frammentato, l'azione di USAMI si distingue per coerenza e tutela effettiva del personale, confermandosi come punto di riferimento sindacale per l’Aeronautica Militare.

 

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