Aumenti della pensione con Coefficienti dei 65 anni
TUTTA FUFFA? SI VA IN PIAZZA!
Come tutti sappiamo molto bene, il militare, (tranne alcuni gradi e ruoli) va in pensione a 60 anni.
Non è previsto dall'ordinamento la possibilità di andare oltre questa soglia fatidica. Allo scoccare dei 60 anni sei fuori, stop, basta!
Anche le voci che periodicamente si rincorrono su radio naja, ovvero il voler spostare in avanti questo limite, vengono regolarmente e giustamente disattese. E questo beninteso è un bene su cui anche noi di USAMI siamo molto d'accordo.
Lo status militare è particolarmente difficile ed usurante e oltre i 60 anni non si può correre con un fucile in braccio per le strade. Però, c'è un però! i 60 anni non sono una scelta per il militare, ma un obbligo; e con la pensione si perdono soldi, molti e si perde il ruolo ed il prestigio sociale. Inoltre spesso si è oggi ancora in condizione di poter lavorare ed aiutare la propria famiglia, ma ciò non è appunto possibile per legge. E' corretto allora chiedere che lo Stato riconosca quantomeno un istituto specifico per questi servitori dello Stato, che è poi lo stesso istituto che viene riconosciuto a tutti i lavoratori pubblici al raggiungimento dei 67 anni di età, ovvero al loro massimo ordinamentale.
Ma a che punto siamo con questi benedetti coefficienti?
Ebbene, la politica ha deciso di dargli un nome e di chiamarli “PREVIDENZA DEDICATA”, purtroppo tra le parole e i fatti passa un oceano!
Come potete osservare dalla tabella elaborata da USAMI ad oggi il finanziamento riguarda solamente un anno di coefficiente, e non i 5 anni (o 7) promessi dai fantomatici disegni di legge.
Ma c’è di più!
All’attuale tavolo negoziale in corso per il rinnovo contrattuale, si inizia a parlare di questa previdenza diretta, e qualcuno vorrebbe negoziarla in cambio di una proroga della previdenza complementare.
Detta come va detta, secondo “qualcuno” non ultima qualche sigla sindacale, si potrebbe rinviare l’avvio della previdenza complementare accettando questi quattro euro dei coefficienti (vedi tabella).
Siamo alle solite, ancora accettare briciole, mentre per altri versi si continua ad elargire centinaia di euro di aumento mensile (5-700) a determinate categorie (dirigenti) offrendo le noccioline ai contrattualizzati (100 euro).
Riteniamo che sia il momento di iniziare a pensare ad iniziative molto più serie, e confrontarci sull’organizzazione di una manifestazione in piazza che denunci l’inaccettabile disparità tra i ruoli e l’utilizzo distorto ed illegittimo dei vari compensi forfettari a danno dello stato e del personale.
Vi terremo aggiornati sullo sviluppo delle nostre iniziative.
Tuteliamo i tuoi Diritti, Difendiamo chi difende la Patria.
USAMI Aeronautica – Il tuo Sindacato Militare
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